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Namibia, viaggio nella memoria primordiale

In un mondo ormai sempre più globalizzato e culturalmente appiattito, la Namibia rappresenta ancora oggi une delle ultime mete al mondo non piegata a questo destino.

Scenari quasi irreali e luoghi dove il tempo sembra aver perso la sua capacità di scorrere inesorabile, sospeso come il fiato trattenuto di fronte ad una bellezza disarmante.

Ho soffermato la mia attenzione su due etnie in particolare: gli Himba ed i San, generalmente conosciuti con il nome di Boscimani.

I primi sono un popolo di pastori seminomadiche manifesta in ogni modo la propria unicità: fieri, belli nell'aspetto, ed originalissimi nella decorazione del proprio corpo; I Boscimani invece sono in assoluto tra le etnie più antiche del pianeta.

La possibilità di fotografare questi popoli, i loro arnesi, abiti, usanze ed i loro stessi volti, è stato come compiere un enorme balzo all'indietro nel tempo. Osservare le loro tecniche di caccia, le modalità di accensione del fuoco o assistere alle loro danze, accompagnate da canti semplici e ritmici, è un'esperienza che mette in contatto con la propria sfera più primitiva ed ancestrale. Un viaggio nella memoria emotiva.

Osservare questi popoli, in definitiva, è come osservare se stessi, migliaia di anni fa.

Marco Menduni 

In un mondo ormai sempre più globalizzato e culturalmente appiattito, la Namibia rappresenta ancora oggi une delle ultime mete al mondo non piegata a questo destino.

Scenari quasi irreali e luoghi dove il tempo sembra aver perso la sua capacità di scorrere inesorabile, sospeso come il fiato trattenuto di fronte ad una bellezza disarmante.

Ho soffermato la mia attenzione su due etnie in particolare: gli Himba ed i San, generalmente conosciuti con il nome di Boscimani.

I primi sono un popolo di pastori seminomadiche manifesta in ogni modo la propria unicità: fieri, belli nell'aspetto, ed originalissimi nella decorazione del proprio corpo; I Boscimani invece sono in assoluto tra le etnie più antiche del pianeta.

La possibilità di fotografare questi popoli, i loro arnesi, abiti, usanze ed i loro stessi volti, è stato come compiere un enorme balzo all'indietro nel tempo. Osservare le loro tecniche di caccia, le modalità di accensione del fuoco o assistere alle loro danze, accompagnate da canti semplici e ritmici, è un'esperienza che mette in contatto con la propria sfera più primitiva ed ancestrale. Un viaggio nella memoria emotiva.

Osservare questi popoli, in definitiva, è come osservare se stessi, migliaia di anni fa.

Marco Menduni